Soluzioni idroalcoliche: esistono alternative efficaci per l'igiene delle mani?

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Aug 30, 2022

Il lavaggio delle mani è universalmente riconosciuto come il modo più semplice e conveniente per prevenire la diffusione di agenti patogeni trasmissibili come batteri o virus.

Questa pratica di detersione viene insegnata al personale sanitario, soprattutto quello a contatto con pazienti, all’inizio della formazione per garantire igiene e sicurezza in qualsiasi circostanza, dalla sala operatoria alle strutture sanitarie e mediche adibite ai semplici controlli.

Compiere un gesto semplice come quello del lavaggio delle mani riduce in modo notevole le possibilità di trasmissione di agenti patogeni o virulenti, prevenendo così la propagazione di un'infezione.

In questo articolo cercheremo di fornire risposte ed esempi concreti per prevenire la diffusione delle infezioni, per conoscere e superare alcuni ostacoli ad un'efficace igiene delle mani. 

 

Quali sono le limitazioni ad una corretta e costante detersione delle mani?

Ancora prima di capire il concetto di microrganismo, lo scienziato Ignàc Semmelweis aveva dimostrato che l'uso dell'ipoclorito di calcio sulle mani riduceva radicalmente il tasso di trasmissione di malattie nosocomiali. L’utilizzo massivo di questo detergente però spostò ben presto l’attenzione su l'irritazione della pelle; questa fu una delle cause principali della resistenza dei medici viennesi all’introduzione di queste nuove idee e pratiche.

150 anni dopo, a che punto siamo? I prodotti idroalcolici e le soluzioni senza risciacquo, diventati popolari all'inizio degli anni 2000, sono oggi onnipresenti nelle strutture sanitarie per la loro efficacia, tollerabilità e comodità, rispetto al lavaggio delle mani con acqua e sapone. La letteratura scientifica conferma senza remore questo fatto: questi prodotti oggi rappresentano lo standard per la disinfezione delle mani, come dichiarato dal VAH (Associazione per l’Igiene Applicata) tedesco nell'ottobre 2020. 

Tuttavia, l'audit francese Pulpe-Friction, lanciato nel maggio 2019, ha dimostrato che esistono diverse barriere all'uso dei prodotti idroalcolici, dovute in particolare a elementi socio-psicologici. Il "carattere scomodo o sgradevole del prodotto" (37,4% dei casi) e la "paura della nocività del prodotto" (37,2%) rappresentano le principali resistenze all’utilizzo di questi prodotti; numeri e percentuali ben più consolidate della “disponibilità del prodotto”, “del tempo di utilizzo” o delle “allergie provate” o del “costo del prodotto”.

N.B.: Il "disagio" e la "paura della nocività del prodotto" salgono rispettivamente al 46,3% e al 48,8% tra il personale medico delle strutture sanitarie.

 

Migliorare le procedure per l’igiene delle mani

Per migliorare le procedure di detersione, l'OMS ha introdotto il concetto di strategia multimodale per l’igiene delle mani. Questo piano d’azione è costituito da cinque elementi portanti tra cui il cambiamento del sistema, la formazione, la valutazione, la consapevolezza e un clima di sicurezza istituzionale che portano a miglioramenti a lungo termine e sostenibili.

Questo toolkit è stato integrato, sempre dall'OMS, con i cinque momenti per l’igiene delle mani – I momenti critici in cui gli operatori sanitari dovrebbero lavarsi le mani:

  • prima di toccare un paziente;
  • prima di una procedura pulita/asettica;
  • dopo il rischio/esposizione a un liquido biologico;
  • dopo aver toccato un paziente;
  • dopo aver toccato ciò che è intorno al paziente;

 

1. Curare la disponibilità dei prodotti per l’igiene delle mani

La comunicazione e i promemoria visivi, attraverso cartelli, poster e altri metodi, sono fondamentali per garantire al personale, ai pazienti, così come ai clienti e ai visitatori di adottare i giusti comportamenti per l’igiene delle mani. La pandemia di Covid-19 ha dimostrato che posizionare i dispenser in luoghi comodi e visibili può aiutare le ogni struttura a raggiungere alti livelli di conformità igienica, ispirando fiducia e migliorando infine la propria immagine. Inoltre, gli studi nelle strutture sanitarie dimostrano che un facile accesso a prodotti per l’igiene delle mani è il miglior modo per aumentare la frequenza di detersione. La maggiore disponibilità di stazioni di disinfezione può essere ottimizzata con moderni strumenti di monitoraggio della conformità, come il sistema NosoEx di GWA Hygiene o OPHARDT Hygiene Monitoring System® (OHMS), utili a migliorare la distribuzione dei dispenser di disinfettante e garantirne il corretto rifornimento.

 

2. I reali rischi dei prodotti idroalcolici

Numerosi studi hanno dimostrato l'efficacia, ma anche la tollerabilità e la sicurezza dei prodotti idroalcolici, garantendo l’assenza di passaggio transcutaneo e nessun assorbimento polmonare nelle condizioni d'uso raccomandate, soprattutto per alleviare preoccupazioni di vario genere: salutare, etico e religioso.

Tuttavia, è necessario sottolineare che l'elevato contenuto di alcol di questi prodotti pone dei vincoli severi per il trasporto e lo stoccaggio a causa del rischio di infiammabilità, qualunque sia la natura dell'alcol scelto: propilico, isopropilico o etilico.

Inoltre, ci sono alcune persone per cui i prodotti per l'igiene delle mani a base di alcol rappresentano un rischio rilevante. I reparti psichiatrici, i locali con la presenza di bambini piccoli, o le strutture che trattano i disturbi da dipendenza possono trovarsi nella condizione di scegliere di non accettare soluzioni alcoliche per tutelare la salute e la sicurezza delle persone che ospitano. L'aggiunta di denaturanti permette di limitare i rischi correlati all’ingestione, intenzionale o non intenzionale, mentre resta presente il rischio incendio.

 

3. Irritazioni cutanee e tempi di contatto

Anche se la diffusione delle best practice permette di ottimizzare l’uso dei disinfettanti, la necessità di lavare regolarmente le mani dopo diversi contatti e il poco tempo disponibile, mantiene alto il rischio di irritazione. Il tempo di contatto necessario per l'efficacia dei prodotti per l'igiene delle mani si scontra spesso con il tempo necessario per applicare il liquido in modo uniforme su tutta la superficie delle mani. Alcuni prodotti sul mercato dichiarano delle proprietà biocide con tempi di contatto inferiori a 30 secondi. Per quanto possibili, queste affermazioni devono essere considerate con cautela, in quanto lo standard EN 1500, ampiamente riconosciuto e adottato in tutte le strutture sanitarie d’Europa, impone 30 secondi come tempo di applicazione. Tempi di applicazione più brevi, dichiarati dai produttori che utilizzano test diversi da EN 1500, devono essere supportati da prestazioni adeguate allo standard per essere rilevanti in ambito clinico. Ad esempio, alcuni prodotti sul mercato dichiarano un effetto biocida in 15 secondi secondo i test di sospensione; questi tempi molto spesso non sono realistici e applicabili nell'uso quotidiano, ricordando che le mani ancora bagnate al termine dello strofinamento sono un fattore di rischio significativo di irritazione. Di conseguenza, il personale che smette di strofinare le mani prima dei 30 secondi potrebbe lasciare le mani bagnate e generare degli effetti indesiderati (aumento dell'irritazione, diminuzione dell'efficacia) che superano i reali benefici del risparmio di tempo.

 

Acido lattico: un'alternativa valida

La maggior parte dei prodotti idroalcolici contengono agenti idratanti, come il glicerolo e altri derivati del poliolo, per "trattenere l'acqua negli strati superiori dell'epidermide" e prevenire la sua evaporazione. La presenza di altre sostanze permette inoltre di limitare i rischi di irritazione, come i gliceridi (glicerolo più o meno esterificato da vari acidi grassi) il cui effetto emolliente "ammorbidisce e leviga la pelle".

A onor del vero, è doveroso ammettere che l'aggiunta di certi coadiuvanti è più legato a un approccio di "marketing": pensiamo al bisabololo, che con le sue proprietà lenitive "ripara, rigenera e calma la pelle sensibile". Anche se molto specifici, questi additivi non risolvono al 100% i problemi e per questo si continua a innovare e ricercare nuove formule basate su altri principi attivi, come l'acido lattico. Una di queste alternative "senza alcool" è sicuramente rappresentata da SURE Instant Hand Sanitizer, un prodotto di nuova generazione in grado di soddisfare tutti gli standard attuali per molti settori:

  • Efficacia contro il virus Vaccinia in 30 secondi secondo la norma europea EN 14476 che permette di coprire i rischi rappresentati dai virus avvolti di cui fa parte la SARS-CoV-2 (responsabile del COVID-19);
  • Efficacia contro la Candida albicans in 30 secondi secondo la norma europea EN 13624 che copre i rischi rappresentati dai lieviti responsabili di micosi;
  • Efficacia contro Escherichia coli in 30 secondi secondo la norma EN 1500, che permette di valutare il prodotto in condizioni reali di utilizzo;

Da notare che la tollerabilità del prodotto a base di acido lattico SURE Instant Hand Sanitizer è stata dermatologicamente testata in laboratorio tramite patch test, e che gli studi in condizioni reali su un ampio panel di utenti hanno dimostrato un'eccellente accettabilità del prodotto nell'uso quotidiano.

Le formule a base di acido lattico rappresentano oggi il miglior compromesso tra efficacia e tollerabilità, garantendo un lavaggio efficace e soprattutto conforme alle best practice per il lavaggio delle mani. Le strutture hanno tutto da guadagnare testando questa nuova gamma di prodotti per garantire sicurezza e protezione a ospiti e personale.

Diversey ha creato una guida completa alla gestione della sanificazione delle strutture sanitarie che include informazioni sulla SARS-CoV-2, procedure e un elenco di prodotti efficaci:

  • disinfettanti;
  • salviette disinfettanti;
  • prodotti per l'igiene delle mani;

per aiutare le strutture a pianificare le loro operazioni di pulizia per creare ambienti più sicuri.

 

Dichiarazione congiunta di esperti:

L'etanolo è indispensabile come sostanza attiva per I disinfettanti per le mani (VAH - 10/20/2020) https://vah-online.de/files/download/vah-mitteilungen/VAH_Ethanol_biocide_29Oct2020_2.pdf

REPIAS: https://www.preventioninfection.fr/actualites/observance-de-la-friction-des-mains-en-2019-des-resultats-detailles/